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Bellissimo! Ogni capitolo è la perfetta prosecuzione del precedente, le descrizioni ti trasportano in quel mondo eccentrico e disilluso che era la nobiltà di fine ottocento. Assoluta maestria nel descrivere i sentimenti dei protagonistii e gli ambienti in cui vivevano. Ho apprezzato moltissimo i riferimenti alla cucina del periodo e i proverbi in dialetto che coronano ogni capitolo. Nota estetica: la copertina è meravigliosa, io Costanza Safamita me la sono immaginata così per tutta la lettura! Consigliatissimo
Ampiamente valido, come tutti i lavori di questa autrice. Magnifico spaccato storico della Sicilia, della sua complicatissima e sovente poetica psicologia, dei suoi limiti più frustranti e della passionalità dei suoi protagonisti. A livello specificatamente narrativo, la tensione non è uniforme e registra qualche episodica caduta. Ma l'insieme resta notevole.
Ho preso questo libro per puro caso e devo dire che mi è piaciuto molto. Questo romnzo per atmosfere e personaggi mi ricorda vagamente IL GATTOPARDO di Giuseppe Tommasi d Lampedusa. molto bello :-) compratelo
Recensioni
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Reduce dal folgorante successo del suo romanzo d'esordio intitolato La Mennulara, Simonetta Agnello Hornby ci regala una nuova storia, sempre ambientata in Sicilia e incentrata ancora una volta su un personaggio femminile; dopo la raccoglitrice di mandorle e scaltra amministratrice Maria Rosaria Inzerillo, è la volta di un'aristocratica, Costanza Safamita, affascinante nobildonna dell'Ottocento. Ambientata in una Sicilia di "gattopardesca" memoria, La zia marchesa ci regala il bellissimo ritratto di una donna singolare, che si staglia sullo sfondo di una saga familiare intessuta di passioni, crudeltà, inganni e abusi di potere. La vicenda rivive grazie ai ricordi di Amalia, balia di Costanza, che racconta alla nipote Pinuzza gli anni passati a servizio in casa Safamita. A causa del suo singolare aspetto fisico, Costanza era stata sempre considerata un'estranea in seno a quella grande famiglia: la madre Caterina la allontanava da sé, solo il padre la adorava e, deluso dai figli maschi, le lasciò, alla sua morte, l'intero patrimonio. Unica erede di immense ricchezze, Costanza è costretta a cambiare la sua vita: da quel momento le sorti e l'onore della famiglia dipenderanno unicamente da lei. Dalla prospettiva di una tranquilla vita di provincia, passa a immergersi nel mondo dorato della nobiltà Palermitana, che non le appartiene. Si innamora di un giovane marchese affascinante, ma anche spiantato e dissoluto, che la sposa per appropriarsi della sua fortuna economica, ma la conquista dell'amore si rivelerà ben altra impresa. Figura tormentata, divisa tra l'orgoglio paterno e l'odio della madre, cresciuta tra le amorevoli cure della balia e le stanze della servitù, animo gentile con la passione della musica e incline alle passioni intense e totalizzanti, anticonformista e allo stesso tempo vittima di una malvissuta e sofferta sessualità, Costanza è un personaggio pieno di contraddizioni ma anche di grande forza, capace di catturare i lettori e trascinarli con sé indietro nel tempo. Oltre a un'appassionante e intricata storia familiare, l'autrice ricostruisce un momento importante della storia siciliana: il crollo del regno borbonico, l'ascesa del potere mafioso nelle campagne e gli ultimi bagliori di una classe aristocratica in inevitabile decadenza si mescolano alle vicende di casa Safamita in un romanzo a più piani narrativi, in cui il racconto del narratore si alterna alle rievocazioni della nutrice Amalia, costellato di frequenti dialoghi e termini dialettali, a creare un magistrale affresco di un'epoca perduta.
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