"Nome d'arte di C. Wemlinger, attrice statunitense. Già comparsa nei cortometraggi Vitaphone, esordisce a Hollywood con il western Life in the Raw (Vita bruta, 1933) di L. King. Comprimaria di spicco nel melodramma avventuroso (La nave di Satana, 1935, di H. Lachmann), nel dramma sociale (Strada sbarrata, 1937, di W. Wyler) e nel noir (Il sapore del delitto, 1938, di A. Litvak), veste i panni di Dallas, prostituta dal cuore tenero, in Ombre rosse (1939) di J. Ford. A proprio agio nel western (La belva umana, 1940, di R. Walsh), prosegue in ruoli di supporto (L'ombra del passato, 1944, di E. Dmytryk) e da protagonista (Perfido inganno, 1947, di R. Wise) nel noir più cupo. All'Oscar (L'isola di corallo, 1948, di J. Huston) seguono il biopic (L'ultima sfida, 1948, di R. Del Ruth) e il gangster-movie (L'impero dei gangsters, 1952, di J. Kane); torna quindi a ritmi avventurosi (Prigionieri del cielo, 1954, di W. Wellman, nomination), ma ricopre ruoli più marginali diradando le apparizioni nel corso del decennio."