"Propr. George R. S., attore statunitense. Icona del western dalla carriera intensa (oltre cento film) e discontinua, esordisce per la Fox (1929) grazie a H. Hughes. Alla Paramount interpreta ruoli da eroe romantico e una serie nutrita di western di serie B. Emerge poi alla rko in produzioni più ambiziose, con efficaci ruoli di supporto nei musical della coppia F. Astaire-G. Rogers (Seguendo la flotta, 1936, di M. Sandrich), nei film zuccherosi con S. Temple (Rondine senza nido, 1938, di A. Dwan) o accanto alla sempreverde M. West (Go West, Young Man, 1936, di H. Hathaway). L'inclinazione per il western ha intanto il sopravvento (Il re dei pellerossa, 1936, di G.B. Seitz) e i ruoli da comprimario (Jess il bandito, 1939, di H. King) e da protagonista (Fred il ribelle, 1941, di F. Lang; Frontiere selvagge, 1947, di R. Enright) del genere si moltiplicano, alternati a energiche prove nel cinema d'avventura e di guerra. Apparentemente prossimo al declino, ma ancora in forma smagliante e con una fascinosa patina di vissuto sul volto austero, vive dopo i cinquant'anni la sua stagione più ricca. Cofondatore della Ranown (1950) produce e interpreta originali western di serie diretti da specialisti (A. De Toth, J.H. Lewis), mentre, protagonista di sette regie (ne produce cinque) di B. Boetticher, da I sette assassini (1956) a La valle dei mohicani (1960) passando per Decisione al tramonto (1957) e L'albero della vendetta (1959), dà corpo a una disillusa e amara dimensione etica del westerner che riscatta il genere dalle maglie della convenzionalità. S. Peckinpah ne fa l'emblema crepuscolare dell'Ovest (Sfida nell'Alta Sierra, 1962). "