"Attrice italiana. Ha solo quindici anni quando A. Lattuada la chiama nel cast di Guendalina (1957), in un ruolo secondario che però fa intravedere il carattere dell'attrice di razza, già maturo nel successivo Esterina (1959) di C. Lizzani, di cui è protagonista nei panni di una contadina vitale e ingenua immigrata nella grande città. I suoi tratti sottili e il viso espressivo, ora imbronciato ora solare, uniti al temperamento e all'assenza di forzature recitative da pin-up, la gratificano di un decennio di ruoli riusciti: dalla servetta di I soliti ignoti (1958) di M. Monicelli alla partigiana di Jovanka e le altre (1959) di M. Ritt, alla ragazza ebrea di Tutti a casa (1960) di L. Comencini, passando per il western rivoluzionario Quien sabe? (1966) di D. Damiani, fino al dramma dei sentimenti di Alfredo, Alfredo (1972) di P. Germi. Nella maturità è più presa dal teatro e dall'impegno politico; sul grande schermo appare in alcuni film francesi come L'idolo della città (1973) di Y. Robert, Tutta una vita (1974) di C. Lelouch e Il figlio del gangster (1976) di J. Giovanni. In Italia lavora ancora in La terrazza (1980) di E. Scola e in I giorni del commissario Ambrosio (1988) di S. Corbucci, e si cala nel complesso ruolo di vedova di un magistrato ucciso dalla mafia in Il lungo silenzio (1993) di M. von Trotta."