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Lettura affascinante, anche se non condivido alcuni dei parallelismi esposti dall'autore.
Mi interessa soprattutto rispondere a una critica di Mario Capozzi sull'allontanamento delle stelle e la velocità della luce: è vero, la velocità della luce è la massima velocità raggiungibile da un corpo all'interno del nostro universo MA le cose cambiano quando si parla di espansione da parte dell'universo stesso. Secondo la teoria del modello standard che adottiamo correntemente, il nostro universo dopo il Big Bang ha passato un periodo di fortissima espansione detta fase inflazionaria. In questo arco temporale si è verificata un'espansione ENORME delle sue dimensioni, molto più veloce della velocità della luce. Questo è possibile perché l'universo non si espande a seguito di una deriva inerziale derivata da un'esplosione all'interno di un mezzo (infatti Big Bang è un termine improprio: non si tratta di una esplosione ma di una espansione) ma di una espansione del nostro universo rispetto a nulla. Si è misurato che la velocità di espansione aumenta man mano che ci allontaniamo da noi, questo implica due cose: - che oltre una certa distanza da dove siamo collocati non possiamo vedere (universo visibile). Se ci spostiamo naturalmente si sposta anche il confine della nostra zona visiva - con l'aumentare della separazione, si ipotizza potrebbe arrivare un giorno in cui saremo distanti da tutto e non vedremo più stelle in cielo
Forse possiamo spingerci a definire necessario questo libro che ha il pregio di parlare di fisica quantistica e delel sue correlazioni con i principali misticismi orientali. Peraltro suddividendo il tutto, con rigoroso ma semplice ordine, che conduce il lettore a trovare delle rilevanti corrispondenze. L'autore si rivolge con semplicità alle menti aperte e alla soluzione di enigmi fisici e metafisici, che offre con quegli stili di gentilezza e di delicatezza molto raramente letti in un saggio.
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