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Dopo aver letto il primo non puoi non appassionarti alla saga se ti piace la preistoria. Ovviamente il tutto è condito da una buona dose di supposizioni e ricostruzioni storiche non proprio reali ma nel complesso rendono estremamente gradevole la lettura. Di principio non amo i capitoli lunghi pagine e pagine e nonostante le lunghissime descrizioni che l'autrice ci espone il libro scorre molto bene. Come nel precedente, ottima la caratterizzazione dei personaggi.
Il seguito di "Ayla, figlia della terra" è anch'esso un bel romanzo per chi si è affezionato al personaggio e vuole sapere come continua la storia ed è inoltre arricchito dal nuovo personaggio di Giondalar e dal suo viaggio avventuroso che offre una magnifica, onirica ricostruzione delle comunità preistoriche che abitano l'Europa nel paleolitico superiore. Tuttavia, a partire da questo libro, l'intera vicenda comincia a prendere decisamente una piega poco verosimile e a tratti fantasy, oserei dire, che mal si coniuga con chi cerca di immaginare seppur nella finzione di un romanzo storico, le reali vicende ed esistenze dei nostri antenati preistorici, due fatti su tutti l'addomesticamento e monta a pelo di un cavallo (35 milla anni fa!) e come se non bastasse di un leone delle caverne
In questo libro l’autrice porta avanti due storie. Da un lato abbiamo Ayla, esiliata dal Clan e alla ricerca dei suoi simili, e dall’altra il nuovo protagonista Giondalar, che assieme al fratello viaggia lungo il grande fiume (il Danubio) oltre i limiti del mondo. Con questa premessa è ovvio che avremo una visione più ampia di questo mondo preistorico. Un mondo terribile e duro, almeno quanto magnifico e bellissimo, quasi esotico, dove l’esistenza dei molti popoli umani è strettamente intrecciata con la natura. La trama è ressa ancora più interessante dalle varie tecniche di sopravivenza escogitate dai nostri avi, come anche dai numerosi confronti tra le due specie umane, i Neanderthal e i sapiens, e dai primi contati positivi (ossia oltre il rapporto cacciatore-preda) con gli animali. Non è come il primo, ma è sempre bellissimo e appassionante, oltre che molto più erotico. Nonostante ci siano ampie descrizioni e Ayla sia quasi sempre sola, per cui nei suoi capitoli ci siano pochi dialoghi, non è mai noioso o pesante.
Recensioni
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Il libro è il secondo romanzo della Saga dei Figli della Terra.
La sopravvivenza sarà la dura scuola di Ayla. In un mondo dominato da forze misteriose e popolato da animali terrificanti, la giovane donna, scacciata dal Clan dell'Orso delle Caverne e assetata di conoscenza, affronterà un lungo viaggio pieno di pericoli. I suoi unici amici saranno alcuni cavalli intelligenti, abitatori di una valle incantata, che la guideranno fino all'incontro con un giovane sconosciuto, Giondalar. Insieme scopriranno quel sentimento fino allora senza nome che impareranno a chiamare amore.
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