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Honeymoon è un film molto semplice, girato con 4 spiccioli e 2 attori che parte da una premessa molto banale per raccontare una storia coniugale di efficace paranoia e inquietudine. Nell'aria si respira felicità e amore e l'azzeccata coppia di attori rende tutto estremamente credibile: i due passano la prima parte del film a fare la coppia innamorata talmente bene che tutti ci credono. Rose e fringuelli volano nel cielo finché a un certo punto non volano più e l'atmosfera sprofonda in una nebbia di paranoia, ambiguità e insicurezza alla "Rosemary's Baby" e quest'ultimo non è una citazione casuale. Nonostante sia un film completamente diverso (e di valore artistico imparagonabile) utilizza lo stesso tipo di costruzione dell'angoscia in funzione di un finale esplosivo. In questo senso, Honeymoon, parte lento ma finisce col raggiunge il primo Cronenberg tirando fuori una scena (quasi) finale enorme che da sola vale tutta l'ora precedente in cui è successo poco e niente; la stessa scena non sembrerebbe di grande impatto se raccontata fuori contesto, ma considerando come ci si è arrivati e tutti i dettagli messi allo scoperto, lo spessore è di puro terrore. Sicuramente ci vuole della testa e del gusto per poterlo apprezzare a dovere; è uno di quei film che piacerà agli amanti del genere ma che nelle sale non funzionerà mai quanto dovrebbe. Non è una festa del gore, ma è pur sempre un viaggio ai limiti della psicosi nella distruzione fisica e mentale. Insomma, Honeymoon zitto zitto fa di tutto per tirare fuori il meglio dal poco che ha, e lo fa andando contro la moda del low-budget dalle idee valide non elaborate, limitando le sue a quelle a cui è possibile dare risposta e raccontando una storia che, alla fine, finisce. Purtroppo non vengono spiegati alcuni dettagli, contrariamente per quanto mi riguarda, avrebbe preso il massimo punteggio.
bella sorpresa! ti prende e ti spaventa,consigliato.
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