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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2017
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Un libro sorprendentemente intrigante. Mi aspettavo una narrazione lenta e pesante, invece la storia procede veloce, con una scrittura agile che, nel descrivere alcune delle bellezze dell'India e della sua intrinseca spiritualità, arriva a toccare corde di lirismo (complice anche una perfetta traduzione). È un libro che peraltro fa anche molto riflettere perché mette in luce come i pregiudizi di ieri siano anche quelli di oggi.
La storia narrata non è ricca di avvenimenti: segue un gruppo di britannici che vivono in India durante il colonialismo e alcuni indiani che lavorano con loro. Il punto di rottura di questa cerchia arriva a metà del romanzo, per il resto il libro è scorrevole ma privo di grandi avvenimenti. Si incentra soprattutto su piccoli dettagli e tanto sulle persone e su come si rapportano all'altro, allo sconosciuto; è un incontro di mondi diversi, del rapporto tra io e altro.
Un romanzo ambientato in India negli anni '20 ci pone di fronte al tema della difficile convivenza tra indiani e inglesi nel lungo periodo della dominazione britannica. Forster - con un'attenzione particolare ai dettagli: il clima, i tempi lenti - disegna una splendida cartolina dell'India, caratterizzando abilmente tanto i dominati quanto i dominatori: l'ingenuità e l'apparente doppiezza dei primi, la superficialità e il disinteresse profondo dei secondi. Descrive l'India coloniale in maniera sincera e convincente, consapevole delle contraddizioni e delle ambiguità reciproche: la confusione dei sentimenti di Aziz e quella del cuore di Adela. Capace di grande onestà intellettuale, ci presenta figure emblematiche dei due diversi mondi nell'animo delle quali, indistintamente, si celano buoni e cattivi sentimenti, amore e odio, rabbia e mitezza. E al tempo stesso universalizza i problemi: i colpevoli non sono i singoli, bensì la società, la cultura trasversale della diffidenza, dei pregiudizi, della chiusura, del sospetto e disprezzo reciproco. Scrittura capace di coinvolgere i sensi e finale bellissimo.
Recensioni
Lo scontro tra la cultura inglese e la più autentica civiltà indiana, i contrasti interiori, il conflitto fra gli impulsi istintivi e la ragione nell'indiscusso capolavoro dello scrittore inglese che soggiornò per lunghi periodi nella sua "amatissima India".
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